giovedì 28 aprile 2016

Inchiesta su Maria

Non è una inchiesta storica sulla persona Maria, dato che non esistono notizie su di lei oltre gli scarsi cenni nei vangeli canonici e le esagerazioni fantasiose di quelli apocrifi.
E' una conversazione sulla sua figura presso i fedeli, il suo culto, la lotta delle gerarchie vaticane contro la fede popolare che ne ha fatto il personaggio cristiano più importante di tutti i tempi.
Sarebbe potuto essere un libro straordinario, se l'interlocutore di Augias fosse stato uno storico o un teologo o entrambi.
Purtroppo ha scelto un mistico, qualunque cosa significhi.
Materia interessantissima, ma saggio scarso.

L' uomo di fiducia

La storia d'Italia e della DC dal dopoguerra ai primi anni "90 raccontate da uno dei protagonisti. Una storia naturalmente parzialissima, ma forse proprio per questo entusiasmante per la passione con cui è raccontata.
Mi sbillancio e lo definisco un libro indispensabile per comprendere in pieno gli anni 50/60 del secolo scorso.

A Town Like Alice

Come molti ho visto la miniserie negli anni "80 e me ne sono innamorato. poi però il tempo è passato e il ricordo si è dilavato lasciando appunto solo una generica sensazione di una storia piacevole non ostante la sue cruda drammaticità.
Avendo scoperto che è tratto da un romanzo dello stesso autore del terribile e meraviglioso "L'ultima spiaggia" l'ho cercato.
In italiano non esiste e quindi, grazie alla rete, ho recuperato l'edizione inglese che ha parecchi termini australiani non riportati nei dizionari, ma comunque comprensibili all'interno del contesto :)
La storia è più complessa di come la ricordavo, molto più bella.
Il fatto che la voce narrante sia un notaio londinese alla soglia della pensione, con il tono tipico dei notai rende il tutto molto più interessante anche se toglie un po' del dramma del romanticismo e dell'ironia di alcuen situazioni.

giovedì 14 aprile 2016

Che cos'è la scienza

Entusiasmante.
Cos'è la scienza, come nasce, il suo legame con la democrazia e l'alfabeto fonetico. La Grecia madre della scienza, dell'Europa e dell' Occidente inteso come civiltà. La convivenza di scienza e religione. Il trionfo dell'incertezza, del dubbio, del confronto, del'amaro studiare e correggere i propri maestri.
Senza toni messianici, affermazioni dogmatiche, verità assolute.
Che meraviglia!
Tutta un'altra cosa rispetto ai toni furiosi e rancorosi del pur preparatissimo Onfray nella sua Controstoria della filosofia.
E' vero Anassimandro e gli altri, superficialmente messi nel ghetto come presocratici, sono i veri padri dell'Occidente, della scienza; però Platone la sua parte l'ha fatta e non va trascurata.

Sulla pelle viva

Premessa doverosa: le grandi tragedie e i piccoli drammi alle volte si intersecano, accuendo la sensibilità personale su una digrazia rispetto alle altre altrettanto terribili.
Nel mio caso è il Vajont.
Ero alle elementari e si parlava, non ricordo perché, dle Vajont ed io mimai ilboom di una esplosione, perché questo si diceva allora: che la diga fosse crollata o simile. La maestra mi riprese "non si scherza su così tanti morti".
E questo è uno dei miei pochi ricordi delle elementari.
Quando, parecchi anni dopo, ascoltai su radio3 l'intervista a Paolini l'evento ritornò alla memoria (il rimprovero della maestra, non la disgrazia).

Insomma, alla fine guardai il monologo in TV, acquistai la videocassetta con libro allegato ed ora ho letto il racconto della giornalista che da subito condusse una disperata battaglia per impedire la costruzione della diga e denunciò i sopprusi della SEDE/Enel sugli abitanti dlela zona.

Una storia italiana, una come tante che anocra oggi continuano a ripetersi sempre nel silenzio complice della grande stampa e della politica.
Non è un caso chein questi giorni ci sia il referendum sulle trivelle.

Un'ottima giornalista che riesce a raccontare con i documenti (le note sono esemplari per completezza) una storia che ha vissuto in prima persona, tra le vergognose accuse di giornali e giornalisti e politicanti, queli sì i veri sciacalli.
Una donna coraggiosa e fiera, una giornalista come ormai ce ne sono pochi.
Un libro da usare come testo di esame nellle varie scuole corsi laurea master di giornalismo.

Un amore senza fine

La storia è ossessiva e angosciante. Non è questo l'amore. Certo, c'è l'adolescenza, gli anni sessanta / settanta, il comunismo made in U.S.A. Tutto quello che si vuole, ma non ditemi che questo è amore. Anche il linguaggio sembra preso di peso dagli anni settanta, versante parolaio innamorato della propria voce.
Non posso dire che è brutto perché l'ho divorato fino all'ultima parola.

La camera azzurra

Letto in treno senza mai smettere. Impossibile staccarsi dalle pagine, tanto è denso, ipnotico, implacabile il racconto, con quell'alternarsi di piani temporali che fa crescere la tensione fino al'esplosione finale che lascia senza fiato.
Splendido.

venerdì 1 aprile 2016

La situazione è grammatica

Un saggio sulla lingua italiana in un tono leggero, sì, ma rigoroso, che porta ad amare la lingua, pur con le sue complessità e la sua irragionevolezza. Non è il solito lamento sui bei tempi andati: è la celebrazione della vivacità di una lingua che cresce e cambia con quelli che la parlano :)
Non nasconde i rimproveri per gli errori che si commettono, ma con il sorriso e lo sfottò fa in modo che non si dimentichino facilmente :)