Delizioso e doloroso.
La protagonista è un personaggio tragico, che Maugham disegna con impietosa leggerezza.
giovedì 29 settembre 2016
giovedì 22 settembre 2016
In villa
Dopo aver visto decine di film tratti dalle sue opere, finalmente leggo qualcosa di Maugham.
Leggero, tragico e dramamtico insieme.
Breve romanzo scritto con leggiadria dalla trama improbabile, ma, e qui sta la bravura, perfettamente credibile nel contesto.
Non entusiasma, non è indimenticabile, ma è bello.
Leggero, tragico e dramamtico insieme.
Breve romanzo scritto con leggiadria dalla trama improbabile, ma, e qui sta la bravura, perfettamente credibile nel contesto.
Non entusiasma, non è indimenticabile, ma è bello.
L'assassino qualcosa lascia
'nzomma!
Brutto non è.
Cosa non difficile di questi tempi ormai; sono in tanti a saper scrivere e orchestrare personaggi simpatici e/o bizzarri.
A quanto pare, il poliziesco è il genere che consente le maggiori impennate caratteriali.
Peccato che siano sempre a discapito del delitto e la sua risoluzione.
Per non parlare della credibilità dei personaggi.
Si legge bene, è scorrevole, non è cretino o melenso.
Per me che sono cresciuto a Conan Doyle, Hammett, Chandler, Christie e simili rimane difficile entusiasmarmi per questi giallisti italiani.
Eppure il primo Lucarelli mi era piaciuto e parecchio.
Peccato si sia dato alla TV. Un po' mi manca.
Brutto non è.
Cosa non difficile di questi tempi ormai; sono in tanti a saper scrivere e orchestrare personaggi simpatici e/o bizzarri.
A quanto pare, il poliziesco è il genere che consente le maggiori impennate caratteriali.
Peccato che siano sempre a discapito del delitto e la sua risoluzione.
Per non parlare della credibilità dei personaggi.
Si legge bene, è scorrevole, non è cretino o melenso.
Per me che sono cresciuto a Conan Doyle, Hammett, Chandler, Christie e simili rimane difficile entusiasmarmi per questi giallisti italiani.
Eppure il primo Lucarelli mi era piaciuto e parecchio.
Peccato si sia dato alla TV. Un po' mi manca.
Imprudence
Divertente e drammatico, molto più drammatico sia del
precedente che quelli della seriea del Protettorato ( ma non sarebbe
parte della serie anche questo, in fondo?).
Anche molto più romantico.
Un romanzo maturo oserei dire :)
Si legge bene, ci si ritrovano vecchi amici e si solidarizza con tutti loro, non ostante i tanti difetti o, forse, proprio per quelli.
Una bella storia.
Anche molto più romantico.
Un romanzo maturo oserei dire :)
Si legge bene, ci si ritrovano vecchi amici e si solidarizza con tutti loro, non ostante i tanti difetti o, forse, proprio per quelli.
Una bella storia.
venerdì 16 settembre 2016
Testimone inconsapevole
Non è malaccio, si legge bene, scorre ci si appassiona alla vita ed ai problemi del protagonista, che viene descritto benissimo.
Ottima la descrizione, che immagino precisa, di carcere, tribunale, procedure eccetera.
E' bellissimo leggere un romanzo ambientato a Bari, descritta come si deve.
La citazione dellla istituzione per cui lavoro, poi ... non ha prezzo :)
Però ...
Il delitto? Tutti gli altri personaggi?
Se non l'avessero classificato come poliziesco, legal thriller e simili avrebbe meritato 4 stelle minimo.
Così invece ... Boh?
Non è malaccio.
Ottima la descrizione, che immagino precisa, di carcere, tribunale, procedure eccetera.
E' bellissimo leggere un romanzo ambientato a Bari, descritta come si deve.
La citazione dellla istituzione per cui lavoro, poi ... non ha prezzo :)
Però ...
Il delitto? Tutti gli altri personaggi?
Se non l'avessero classificato come poliziesco, legal thriller e simili avrebbe meritato 4 stelle minimo.
Così invece ... Boh?
Non è malaccio.
Morte a domicilio
Bella storia con ottimi personaggi. Scorre bene. Il tutto non è
estremamente realistico, ma neppure inverosimile. Storia drammatica,
come dramamtica è la vicenda personale dei protagonisti. Qualche acenno
di macchietta nella questura, ma pazienza, non sono calcate e neppure si
notano troppo.
Una bella storia, una indagine avvincente anche se spesso gli indizi sono talmente evidenti che ... Pazienza, data la situazione un generale ottundimento ci può stare.
Una bella storia, una indagine avvincente anche se spesso gli indizi sono talmente evidenti che ... Pazienza, data la situazione un generale ottundimento ci può stare.
Tucidide
Interessante. Per addetti ai lavori. Non sono in grado di
apprezzare il lavoro nella sua interezza, posso dire che la storia è
interessante ed è interessante scoprire come per secoli un tale
dibattito sia infuriato tra gli storici.
Una versione divulgativa non sarebbe male, io per primo la leggerei volentieri.
Una versione divulgativa non sarebbe male, io per primo la leggerei volentieri.
Anonima carogne
Dopo aver visto nel corso degli anni i tre film tratti da questo romanzo, non potevo non leggerlo finalmente!
Personaggi negativi dall'inizio alla fine, un eroe che è il peggiore di tutti e per cui, in ogni caso, sei costretto a parteggiare.
Ora è tempo di rivedere i film, almeno i primi due :)
Personaggi negativi dall'inizio alla fine, un eroe che è il peggiore di tutti e per cui, in ogni caso, sei costretto a parteggiare.
Ora è tempo di rivedere i film, almeno i primi due :)
La donna in gabbia
Nel complesso non è affatto male, per quanto 1) sia pieno di
clichè (poliziotto con problemi familiari e carattere balordo che viene
fuori da un trama, assistente di altra etnia bravissimo e spesso buffo,
donne belle, sensuali, maggiorate ecc ...) e 2) la storia in sè sia
alquanto improbabile ( ma questo forse è un merito: l'eccesso di delitti
banali nei gialli sta veramente rompendo le scatole).
Quando si comincia a leggere poi lo si deve finire e questo è un grosso punto a suo favore :)))
Quando si comincia a leggere poi lo si deve finire e questo è un grosso punto a suo favore :)))
L'allieva
bah!
Un romanzetto rosa con personaggi improbabili e una storia d'amore mielosa.
Peccato perché il delitto e l'indagine avrebbero meritato un trattamento migliore.
Mi piace il finale.
E' il primo di una serie, ma dubito che troverò il tempo e la voglia di leggere gli altri.
Un romanzetto rosa con personaggi improbabili e una storia d'amore mielosa.
Peccato perché il delitto e l'indagine avrebbero meritato un trattamento migliore.
Mi piace il finale.
E' il primo di una serie, ma dubito che troverò il tempo e la voglia di leggere gli altri.
Tamerlano
Interessante. Succinto e documentato, finalmente si conosce il
mitico Tamerlano. Merita approfondimenti, come tutte le figure
leggendarie, ma almeno con questo libro si conosce l'essenziale :)
Imprudence
Divertente e drammatico, molto più drammatico sia del
precedente che quelli della seriea del Protettorato ( ma non sarebbe
parte della serie anche questo, in fondo?).
Anche molto più romantico.
Un romanzo maturo oserei dire :)
Si legge bene, ci si ritrovano vecchi amici e si solidarizza con tutti loro, non ostante i tanti difetti o, forse, proprio per quelli.
Una bella storia.
Anche molto più romantico.
Un romanzo maturo oserei dire :)
Si legge bene, ci si ritrovano vecchi amici e si solidarizza con tutti loro, non ostante i tanti difetti o, forse, proprio per quelli.
Una bella storia.
martedì 23 agosto 2016
La morte ha freddo
Finalmente un bel poliziesco come si deve! Un delitto solido,
dei personaggi complessi, una investigazione coerente e delle
motivazioni belle polpacchiose.
Lo svolgimento cattura abbastanza ed il finale nonlascia alcun amatro in bocca come spesso accade ai polizieschi "de noaltri".
Bello.
Lo svolgimento cattura abbastanza ed il finale nonlascia alcun amatro in bocca come spesso accade ai polizieschi "de noaltri".
Bello.
Pista nera
Simpatico.
Si legge bene e scorre meglio.
Naturalmente il delitto è la cosa meno importante del libro.
IL solito poliziotto atipico, politicamente scorretto, con un grosso buco nero nel passato e un caratteraccio tipico.
Nulla di veramente originale, ma chi se lo aspetta da un giallo italiano?
Io me l'aspetto, per una volta nella vita.
Pazienza.
Si poteva anche sopportare, non fosse stato per l'atteggiamento tipico di gran parte degli autori di genere italiani: "guarda che scrivo gialli sì, ma ci ho la letteratura dentro, che se non era pe r il destino cinico e baro il nobel ci avevo già c'avevo"
Pazienza.
comunque gialliste estere vs giallisti italiani 3 a 0.
Si legge bene e scorre meglio.
Naturalmente il delitto è la cosa meno importante del libro.
IL solito poliziotto atipico, politicamente scorretto, con un grosso buco nero nel passato e un caratteraccio tipico.
Nulla di veramente originale, ma chi se lo aspetta da un giallo italiano?
Io me l'aspetto, per una volta nella vita.
Pazienza.
Si poteva anche sopportare, non fosse stato per l'atteggiamento tipico di gran parte degli autori di genere italiani: "guarda che scrivo gialli sì, ma ci ho la letteratura dentro, che se non era pe r il destino cinico e baro il nobel ci avevo già c'avevo"
Pazienza.
comunque gialliste estere vs giallisti italiani 3 a 0.
I Bastardi di Pizzofalcone
E' una buona storia, con bei personaggi. Il lato poliziesco (le
indagini sono 3) lascerebbe presagire un prevalere di giallo, invece
restano il lato debole, o meno importante; il delitto il lettore attento
lo risolve subito, gli altri ... interessanti.
Il lato negativo è la scrittura: preziosa, elegante, elaborata, ottima nei dialetti. Ho avuto l'impressione che volesse applicare Proust al poliziesco, il che suona falso.
Venendo dalla Aykol la differenza è tutta a favore della turca che, con il tono leggero, semplice, diretto rende Istanbul viva, mentre la Napoli qui rimane sulla carta. Peccato.
Il lato negativo è la scrittura: preziosa, elegante, elaborata, ottima nei dialetti. Ho avuto l'impressione che volesse applicare Proust al poliziesco, il che suona falso.
Venendo dalla Aykol la differenza è tutta a favore della turca che, con il tono leggero, semplice, diretto rende Istanbul viva, mentre la Napoli qui rimane sulla carta. Peccato.
Appartamento a Istanbul
Il delitto è più solido e l'indagine verosimile.
Ma, ancora una volta, non è il motivo principale per cui ho divorato questa storia.
Istanbul e i suoi abitanti, Kati e le sue paturnie ecco i veri protagonisti.
Senza scomodare Chistie ogni volta, ma c'è qualcosa nei polizieschi scritti da donne che mette il delitto in secondo piano e non ti dispiace.
Scopettone, Lackberg, Aykol, Vargas hanno questo in comune, ciascuna a modo suo.
Ecco è il piacere di leggere una bella storia di gente in qualche modo simpatica, in ambienti vivi e pulsanti.
Ma, ancora una volta, non è il motivo principale per cui ho divorato questa storia.
Istanbul e i suoi abitanti, Kati e le sue paturnie ecco i veri protagonisti.
Senza scomodare Chistie ogni volta, ma c'è qualcosa nei polizieschi scritti da donne che mette il delitto in secondo piano e non ti dispiace.
Scopettone, Lackberg, Aykol, Vargas hanno questo in comune, ciascuna a modo suo.
Ecco è il piacere di leggere una bella storia di gente in qualche modo simpatica, in ambienti vivi e pulsanti.
venerdì 22 luglio 2016
Delitto e castigo
Favoloso! Storia, personaggi, dialoghi, dinamiche, finale ...
tutto prende coinvolge trascina rende impossibile leggere altro. un
libro che divora e va divorato.
Hotel Bosforo
La protagonista è abbastanza simoatica nella sua confusione.
Certo non fosse stata una bella donna la sua indagine sarebbe ginita
presto. In ogni caso non è certo l'indagine la protagonista, bensì la
città. Mi ricorda le indagini di Laurel Laurano :) Divertenti gli
stereotipi turco-tedeschi. Bei personaggi nel complesso. Un buon libro
nel complesso. Non vedo l'ora di leggere i prossimi.
Lanterna Verde: Rinascita
Non è stata una buona idea leggere questa miniserie non conoscendo nulla del personaggio.
Ho capito ben poco, ho apprezzato ancora meno.
Troppa roba, troppi personaggi, troppe storie ... tutto cominciato in altri albi e qui giunto ad una conclusione che si sa già non sarà mai quella definitiva.
Pazienza, ci ho provato.
Ho capito ben poco, ho apprezzato ancora meno.
Troppa roba, troppi personaggi, troppe storie ... tutto cominciato in altri albi e qui giunto ad una conclusione che si sa già non sarà mai quella definitiva.
Pazienza, ci ho provato.
Crisi sulle Terre Infinite - Edizione assoluta
Non è un capolavoro, sia chiaro.
I disegni sono standard e storia e dialoghi ... be' , diciamo che c'è di meglio in giro.
Opera importante, questo è innegabile. Il caos che si era creato nei decenni nel mondo DC comics era oltre il ridicolo, occorreva fare qualcosa e bisogna dare atto che qualcosa nel verso giusto è stato fatto.
Opera colossale, che, oltre agli autori, ha preteso l'impegno di tutte le testate, dirigenti, curatori, archivisti ... davvero la DC si merita il plauso di noi tutti appassionati di fumetti supereroistici.
Certo, se l'avessero fatta gestire da Alan Moore ...
I disegni sono standard e storia e dialoghi ... be' , diciamo che c'è di meglio in giro.
Opera importante, questo è innegabile. Il caos che si era creato nei decenni nel mondo DC comics era oltre il ridicolo, occorreva fare qualcosa e bisogna dare atto che qualcosa nel verso giusto è stato fatto.
Opera colossale, che, oltre agli autori, ha preteso l'impegno di tutte le testate, dirigenti, curatori, archivisti ... davvero la DC si merita il plauso di noi tutti appassionati di fumetti supereroistici.
Certo, se l'avessero fatta gestire da Alan Moore ...
Il giovane Holden
Bah! Forse avevo troppe aspettative su questo classico che ha influenzato le generazioni degli anni '60 e '70.
Mi sembra il lamento di un ragazzino ricco e viziato indeciso a tutto che non sa cosa vuole ma la vuole subito.
Non riesce ad appassionarmi, non ne capisco la grandezza.
Sarà perché l'ho letto troppo tardi, dopo aver letto libri e fumetti e visto film ispirtai da quest'opera, o che la copiano spudoratamente.
Capisco che in ogni caso è un mio difetto.
Mi sembra il lamento di un ragazzino ricco e viziato indeciso a tutto che non sa cosa vuole ma la vuole subito.
Non riesce ad appassionarmi, non ne capisco la grandezza.
Sarà perché l'ho letto troppo tardi, dopo aver letto libri e fumetti e visto film ispirtai da quest'opera, o che la copiano spudoratamente.
Capisco che in ogni caso è un mio difetto.
Kingdom Come
Un libro in qualche modo religioso, basaro su fede, fiducia,
morale, responsabilità, scelte, azioni e conseguenze. Un tema pesante,
svolto con toni cupi e drammatici. Protagonisti un pastore protestante e
Superman in chiave cristologica. Oltre a un bel gruppo di persoanggi DC
Comics parecchio anziani. Il testo è all'altezza del compito, senza
essere pretenzioso.
Non amo il tratto iperealista di Alex Ross, ma confesso che qui ci sta benissimo, contribuisce alla drammaticità delle situazioni.
Non amo il tratto iperealista di Alex Ross, ma confesso che qui ci sta benissimo, contribuisce alla drammaticità delle situazioni.
La trilogia Nikopol
Una storia assurda, al limite del ridicolo, con splendidi disegni e colori, un finale perfetto e dei personaggi meravigliosi.
Fondazione e Terra
E così è finito.
Molta più azione che nei romanzi precedenti, molta più filosofia (il dibattito sul libero arbitrio è ricorrente) e un bel po' di malinconici colpi di scena.
Un bel finale, come ne ho trovati pochi fino ad ora.
Mi prendo una pausa poi attacco col ciclo A. Daniel Olivaw che male non mi farà :)
Molta più azione che nei romanzi precedenti, molta più filosofia (il dibattito sul libero arbitrio è ricorrente) e un bel po' di malinconici colpi di scena.
Un bel finale, come ne ho trovati pochi fino ad ora.
Mi prendo una pausa poi attacco col ciclo A. Daniel Olivaw che male non mi farà :)
Inventario italiano
Deprimente.
Uno studio sulla natura degli italiani, attraverso osservatori italiani e stranieri e sia passati che contemporanei, che non lascia speranze di miglioramento.
Uno studio sulla natura degli italiani, attraverso osservatori italiani e stranieri e sia passati che contemporanei, che non lascia speranze di miglioramento.
Il nuotatore
Un ritmo trascinante con il finale che si comincia ad intuire a metà racconto, ma comunque colpisce come un pugno nello stomaco.
Il film è diverso, forse più drammatico, calca un po' troppo la mano nell'espressione delle emozioni ed è forse un po' troppo calato negli anni sessanta. (il doppiaggio italiano è pessimo, temo l'abbiano ridoppiato di recente).
Il film è diverso, forse più drammatico, calca un po' troppo la mano nell'espressione delle emozioni ed è forse un po' troppo calato negli anni sessanta. (il doppiaggio italiano è pessimo, temo l'abbiano ridoppiato di recente).
martedì 14 giugno 2016
Fondazione e Impero
Il Mulo!!!!!!!
Una figura straordinaria, una visione dell'impero così realistica.
Questo è veramente il Grande Libro di Fantascienza!
Una figura straordinaria, una visione dell'impero così realistica.
Questo è veramente il Grande Libro di Fantascienza!
Fondazione
Il primo e più celebre. Drammatico e colto. Un tuffo nel passato, quando gli autori di fantascienza leggevano Gibbon e Platone.
Dilettanti.com
Condivido gran parte delle tesi sostenute in questo libro, che
nei quasi dieci anni trascorsi dallal sua scrittura si sono dimostrate
persino troppo tiepide.
La conoscenza, lo studio, l'esperienza ormai sono disvalori anche in TV e sui periodici.
UN qualunque ex-dj può discettare di vaccini in prima serata sui canali pubblici sostenuti dal canone; un primo ministro può definire "professoroni" gli esperti
costituzionalisti che mettono in evidenza le falle della sua riforma e così
mettendoli dalla parte del torto senza bisogno di argomentare.
Su google, qualunque cosa si cerchi, la prima pagina è praticamente solo wikipedia...
Perché solo due stelle allora?
Perché un intero volume è eccessivo per argomentare le tesi. Un pamphlet smilzo sarebbe stato più che sufficiente.
La conoscenza, lo studio, l'esperienza ormai sono disvalori anche in TV e sui periodici.
UN qualunque ex-dj può discettare di vaccini in prima serata sui canali pubblici sostenuti dal canone; un primo ministro può definire "professoroni" gli esperti
costituzionalisti che mettono in evidenza le falle della sua riforma e così
mettendoli dalla parte del torto senza bisogno di argomentare.
Su google, qualunque cosa si cerchi, la prima pagina è praticamente solo wikipedia...
Perché solo due stelle allora?
Perché un intero volume è eccessivo per argomentare le tesi. Un pamphlet smilzo sarebbe stato più che sufficiente.
Fondazione anno zero
Fa strano tutto questo sentimentalismo in un'opera di Asimov. Non si può trattenere la lacrima con tutti questi addii.
Prudence
Non c'è situazione che una tazza di tè non possa risolvere e
nessuno come Rue e la compagnia della crema pasticcere maculata conosce
questa profonda verità e non esita ad applicarla.
Rispetto alle precenti serie, qui i protagonisti sono tanti e ruotano intorno a Rue, figlia naturale di Lord e Lasi Maccon e adottiva di Lord Akeldama.
Nulla di veramente originale a parte questo.
Ci sono i soliti deliziosi dialoghi e pagine e pagine di situazioni bizzarre e descrizioni di abiti più o meno appropriati.
La trama, al solito, è irrilevante.
Non vedo l'ora esca il prossimo capitolo.
Rispetto alle precenti serie, qui i protagonisti sono tanti e ruotano intorno a Rue, figlia naturale di Lord e Lasi Maccon e adottiva di Lord Akeldama.
Nulla di veramente originale a parte questo.
Ci sono i soliti deliziosi dialoghi e pagine e pagine di situazioni bizzarre e descrizioni di abiti più o meno appropriati.
La trama, al solito, è irrilevante.
Non vedo l'ora esca il prossimo capitolo.
venerdì 27 maggio 2016
Sette brevi lezioni di fisica
Più che una storia della scienza è il racconto della magia
della scienza, della sua bellezza e delle conseguenze che la conoscenza
ha nella concezione di noi stessi; un pamphlet filosofico quindi, molto
scorrevole e piacevolissimo da leggere, che lascia un buon sapore di
bellezza :)
Preludio alla fondazione
Il mio primo Asimov fu "l'altra faccia della spirale", terzo volume della trilogia originale.
Poi, anni dopo, lessi il meraviglioso "neanche gli dei" e "Il secondo libro dei robot".
Solo in tempi relativamente recenti lessi i primi due volumi della trilogia e rilessi il terzo.
Insomma, ora finalmente ho conosciuto Hari Seldon e scopro che mi mancano i romanzi con protagonista R. Daneel Olivaw.
Questa storia è irritante! Anche se in un modo piacevole: è bello avere una saga da seguire sapendo che probabilmente non la si finirà mai :)
Il romanzo in sè non è malvagio, però non è certo a livello della trilogia originale e poi ha il difetto di tutti i prequel: sai come finirà, non ti appassioni, sei solo spinto dalla curiosità di conoscere come si sia poi arrivati al ciclo originale.
Rimane una lettura piacevole sia che si sia dentro la Fondazione sia che non la si conosca affatto.
Poi, anni dopo, lessi il meraviglioso "neanche gli dei" e "Il secondo libro dei robot".
Solo in tempi relativamente recenti lessi i primi due volumi della trilogia e rilessi il terzo.
Insomma, ora finalmente ho conosciuto Hari Seldon e scopro che mi mancano i romanzi con protagonista R. Daneel Olivaw.
Questa storia è irritante! Anche se in un modo piacevole: è bello avere una saga da seguire sapendo che probabilmente non la si finirà mai :)
Il romanzo in sè non è malvagio, però non è certo a livello della trilogia originale e poi ha il difetto di tutti i prequel: sai come finirà, non ti appassioni, sei solo spinto dalla curiosità di conoscere come si sia poi arrivati al ciclo originale.
Rimane una lettura piacevole sia che si sia dentro la Fondazione sia che non la si conosca affatto.
Etiquette & Espionage
Manca Alexia Tarabotti, e si vede, però ci sono Genevieve a nove anni e una giovanissima Lady Maccon :)
Al solito, la trama è irrilevante, ci sono i personaggi, le descrizioni degli ambienti e naturalmente i dialoghi esilaranti :)
Al solito, la trama è irrilevante, ci sono i personaggi, le descrizioni degli ambienti e naturalmente i dialoghi esilaranti :)
Bartleby lo scrivano
Racconto celeberrimo su cui ho letto e ascoltato di tutto e di
più. Sicuramente questo è stato il mio errore: avrei dovuto leggerlo
prima.
Sembra una parodia del mondo dei notai, con un narratore patetico e con impiegati ridicoli. In tutto questo Bartleby non sembra poi così strano, nè inspiegabile.
Comunque il volume contiene delle interessanti lettere di Melville e una ancora più umoristica trattazione dei probabili significati del racconto.
Sembra una parodia del mondo dei notai, con un narratore patetico e con impiegati ridicoli. In tutto questo Bartleby non sembra poi così strano, nè inspiegabile.
Comunque il volume contiene delle interessanti lettere di Melville e una ancora più umoristica trattazione dei probabili significati del racconto.
giovedì 19 maggio 2016
La guerra civile ateniese
Il solito Canfora :) preciso dettagliato avvincente. Non solo
racconta la storia, ma racconta anche gli storici, le controversie, le
interpretazioni, le motivazioni.
La storia raccontata è straordinaria e fa un certo effetto leggere nomi com Socrate, Platone, Crizia non nei panni dei filosofi, ma in quelli di politici, militari e non nella versione migliore.
A volte il libro è per esperti del settore, ma nel complesso un ottimo saggio.
La storia raccontata è straordinaria e fa un certo effetto leggere nomi com Socrate, Platone, Crizia non nei panni dei filosofi, ma in quelli di politici, militari e non nella versione migliore.
A volte il libro è per esperti del settore, ma nel complesso un ottimo saggio.
La porta
Difficile immedesimarsi in un storia improbabile, con una
protagonista impossibile e vari personaggi di contorno parecchio
insipidi. Naturalmente scritto benissimo, ma questa semmai è una
aggravante.
giovedì 28 aprile 2016
Inchiesta su Maria
Non è una inchiesta storica sulla persona Maria, dato che non
esistono notizie su di lei oltre gli scarsi cenni nei vangeli canonici e
le esagerazioni fantasiose di quelli apocrifi.
E' una conversazione sulla sua figura presso i fedeli, il suo culto, la lotta delle gerarchie vaticane contro la fede popolare che ne ha fatto il personaggio cristiano più importante di tutti i tempi.
Sarebbe potuto essere un libro straordinario, se l'interlocutore di Augias fosse stato uno storico o un teologo o entrambi.
Purtroppo ha scelto un mistico, qualunque cosa significhi.
Materia interessantissima, ma saggio scarso.
E' una conversazione sulla sua figura presso i fedeli, il suo culto, la lotta delle gerarchie vaticane contro la fede popolare che ne ha fatto il personaggio cristiano più importante di tutti i tempi.
Sarebbe potuto essere un libro straordinario, se l'interlocutore di Augias fosse stato uno storico o un teologo o entrambi.
Purtroppo ha scelto un mistico, qualunque cosa significhi.
Materia interessantissima, ma saggio scarso.
L' uomo di fiducia
La storia d'Italia e della DC dal dopoguerra ai primi anni "90
raccontate da uno dei protagonisti. Una storia naturalmente
parzialissima, ma forse proprio per questo entusiasmante per la passione
con cui è raccontata.
Mi sbillancio e lo definisco un libro indispensabile per comprendere in pieno gli anni 50/60 del secolo scorso.
Mi sbillancio e lo definisco un libro indispensabile per comprendere in pieno gli anni 50/60 del secolo scorso.
A Town Like Alice
Come molti ho visto la miniserie negli anni "80 e me ne sono
innamorato. poi però il tempo è passato e il ricordo si è dilavato
lasciando appunto solo una generica sensazione di una storia piacevole
non ostante la sue cruda drammaticità.
Avendo scoperto che è tratto da un romanzo dello stesso autore del terribile e meraviglioso "L'ultima spiaggia" l'ho cercato.
In italiano non esiste e quindi, grazie alla rete, ho recuperato l'edizione inglese che ha parecchi termini australiani non riportati nei dizionari, ma comunque comprensibili all'interno del contesto :)
La storia è più complessa di come la ricordavo, molto più bella.
Il fatto che la voce narrante sia un notaio londinese alla soglia della pensione, con il tono tipico dei notai rende il tutto molto più interessante anche se toglie un po' del dramma del romanticismo e dell'ironia di alcuen situazioni.
Avendo scoperto che è tratto da un romanzo dello stesso autore del terribile e meraviglioso "L'ultima spiaggia" l'ho cercato.
In italiano non esiste e quindi, grazie alla rete, ho recuperato l'edizione inglese che ha parecchi termini australiani non riportati nei dizionari, ma comunque comprensibili all'interno del contesto :)
La storia è più complessa di come la ricordavo, molto più bella.
Il fatto che la voce narrante sia un notaio londinese alla soglia della pensione, con il tono tipico dei notai rende il tutto molto più interessante anche se toglie un po' del dramma del romanticismo e dell'ironia di alcuen situazioni.
giovedì 14 aprile 2016
Che cos'è la scienza
Entusiasmante.
Cos'è la scienza, come nasce, il suo legame con la democrazia e l'alfabeto fonetico. La Grecia madre della scienza, dell'Europa e dell' Occidente inteso come civiltà. La convivenza di scienza e religione. Il trionfo dell'incertezza, del dubbio, del confronto, del'amaro studiare e correggere i propri maestri.
Senza toni messianici, affermazioni dogmatiche, verità assolute.
Che meraviglia!
Tutta un'altra cosa rispetto ai toni furiosi e rancorosi del pur preparatissimo Onfray nella sua Controstoria della filosofia.
E' vero Anassimandro e gli altri, superficialmente messi nel ghetto come presocratici, sono i veri padri dell'Occidente, della scienza; però Platone la sua parte l'ha fatta e non va trascurata.
Cos'è la scienza, come nasce, il suo legame con la democrazia e l'alfabeto fonetico. La Grecia madre della scienza, dell'Europa e dell' Occidente inteso come civiltà. La convivenza di scienza e religione. Il trionfo dell'incertezza, del dubbio, del confronto, del'amaro studiare e correggere i propri maestri.
Senza toni messianici, affermazioni dogmatiche, verità assolute.
Che meraviglia!
Tutta un'altra cosa rispetto ai toni furiosi e rancorosi del pur preparatissimo Onfray nella sua Controstoria della filosofia.
E' vero Anassimandro e gli altri, superficialmente messi nel ghetto come presocratici, sono i veri padri dell'Occidente, della scienza; però Platone la sua parte l'ha fatta e non va trascurata.
Sulla pelle viva
Premessa doverosa: le grandi tragedie e i piccoli drammi alle
volte si intersecano, accuendo la sensibilità personale su una digrazia
rispetto alle altre altrettanto terribili.
Nel mio caso è il Vajont.
Ero alle elementari e si parlava, non ricordo perché, dle Vajont ed io mimai ilboom di una esplosione, perché questo si diceva allora: che la diga fosse crollata o simile. La maestra mi riprese "non si scherza su così tanti morti".
E questo è uno dei miei pochi ricordi delle elementari.
Quando, parecchi anni dopo, ascoltai su radio3 l'intervista a Paolini l'evento ritornò alla memoria (il rimprovero della maestra, non la disgrazia).
Insomma, alla fine guardai il monologo in TV, acquistai la videocassetta con libro allegato ed ora ho letto il racconto della giornalista che da subito condusse una disperata battaglia per impedire la costruzione della diga e denunciò i sopprusi della SEDE/Enel sugli abitanti dlela zona.
Una storia italiana, una come tante che anocra oggi continuano a ripetersi sempre nel silenzio complice della grande stampa e della politica.
Non è un caso chein questi giorni ci sia il referendum sulle trivelle.
Un'ottima giornalista che riesce a raccontare con i documenti (le note sono esemplari per completezza) una storia che ha vissuto in prima persona, tra le vergognose accuse di giornali e giornalisti e politicanti, queli sì i veri sciacalli.
Una donna coraggiosa e fiera, una giornalista come ormai ce ne sono pochi.
Un libro da usare come testo di esame nellle varie scuole corsi laurea master di giornalismo.
Nel mio caso è il Vajont.
Ero alle elementari e si parlava, non ricordo perché, dle Vajont ed io mimai ilboom di una esplosione, perché questo si diceva allora: che la diga fosse crollata o simile. La maestra mi riprese "non si scherza su così tanti morti".
E questo è uno dei miei pochi ricordi delle elementari.
Quando, parecchi anni dopo, ascoltai su radio3 l'intervista a Paolini l'evento ritornò alla memoria (il rimprovero della maestra, non la disgrazia).
Insomma, alla fine guardai il monologo in TV, acquistai la videocassetta con libro allegato ed ora ho letto il racconto della giornalista che da subito condusse una disperata battaglia per impedire la costruzione della diga e denunciò i sopprusi della SEDE/Enel sugli abitanti dlela zona.
Una storia italiana, una come tante che anocra oggi continuano a ripetersi sempre nel silenzio complice della grande stampa e della politica.
Non è un caso chein questi giorni ci sia il referendum sulle trivelle.
Un'ottima giornalista che riesce a raccontare con i documenti (le note sono esemplari per completezza) una storia che ha vissuto in prima persona, tra le vergognose accuse di giornali e giornalisti e politicanti, queli sì i veri sciacalli.
Una donna coraggiosa e fiera, una giornalista come ormai ce ne sono pochi.
Un libro da usare come testo di esame nellle varie scuole corsi laurea master di giornalismo.
Un amore senza fine
La storia è ossessiva e angosciante. Non è questo l'amore.
Certo, c'è l'adolescenza, gli anni sessanta / settanta, il comunismo
made in U.S.A. Tutto quello che si vuole, ma non ditemi che questo è
amore. Anche il linguaggio sembra preso di peso dagli anni settanta,
versante parolaio innamorato della propria voce.
Non posso dire che è brutto perché l'ho divorato fino all'ultima parola.
Non posso dire che è brutto perché l'ho divorato fino all'ultima parola.
La camera azzurra
Letto in treno senza mai smettere. Impossibile staccarsi dalle
pagine, tanto è denso, ipnotico, implacabile il racconto, con
quell'alternarsi di piani temporali che fa crescere la tensione fino
al'esplosione finale che lascia senza fiato.
Splendido.
Splendido.
venerdì 1 aprile 2016
La situazione è grammatica
Un saggio sulla lingua italiana in un tono leggero, sì, ma
rigoroso, che porta ad amare la lingua, pur con le sue complessità e la
sua irragionevolezza. Non è il solito lamento sui bei tempi andati: è la
celebrazione della vivacità di una lingua che cresce e cambia con
quelli che la parlano :)
Non nasconde i rimproveri per gli errori che si commettono, ma con il sorriso e lo sfottò fa in modo che non si dimentichino facilmente :)
Non nasconde i rimproveri per gli errori che si commettono, ma con il sorriso e lo sfottò fa in modo che non si dimentichino facilmente :)
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